Veicoli elettrici: cosa sapere sulla modalità di ricarica

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01Ricarica auto elettriche a casa o in ufficio 02Quanto costa ricaricare l’auto elettrica a casa 03Ricarica auto elettriche in città 04Quanto costa ricaricare l’auto elettrica su suolo pubblico

Possedere un veicolo elettrico significa convertire il proprio modo di spostarsi a una mobilità ecosostenibile, decisamente più ecologica, flessibile e conveniente rispetto a quella tradizionale.

Chi passa all’elettrico avrà una maggiore libertà di spostamento, per esempio nelle ZTL cittadine, oltre ad apprezzare la silenziosità del motore e le zero emissioni, con un conseguente abbattimento dei consumi e dei costi.

Ma i vantaggi della mobilità sostenibile si riscontrano anche nelle modalità di ricarica delle auto elettriche.

Innanzitutto è bene sapere che l’intera procedura è regolata da un sistema di comunicazione tra la stazione di ricarica e il veicolo, che utilizza un circuito PWM – Pulse-Width Modulation, modulazione a variazione della larghezza d’impulso – necessario per effettuare il processo in completa sicurezza, sia per le persone che per i macchinari. Inoltre, non tutti i veicoli elettrici e non tutte le procedure di ricarica sono uguali: è sempre bene conoscere gli standard del proprio mezzo elettrico, valutando quanti kW possono essere ricaricati a seconda del tipo di ricarica e quanti kW si è distanti dal punto di ricarica più vicino, organizzando di conseguenza i propri spostamenti.

Vediamo quindi quali sono le diverse tipologie di ricarica di un’auto elettrica, direttamente a casa oppure in città.

01Ricarica auto elettriche a casa o in ufficio

A prescindere dal luogo di ricarica – cortile condominiale, parcheggio dell’ufficio o abitazione privata – del proprio veicolo elettrico, è sempre necessario che sia presente il circuito PWM (o Control Box). In assenza di questo sarà possibile caricare esclusivamente altri tipi di mezzo, come bici elettriche o, al limite, scooter.

Per le auto elettriche, invece, se si dispone del circuito citato sarà sufficiente una normale presa domestica (o industriale) a corrente alternata, fino a 32A. In ogni caso, per la ricarica è consigliabile sfruttare il periodo notturno, per non sovraccaricare la propria rete domestica.

02Quanto costa ricaricare l’auto elettrica a casa

Per avere un’idea dei costi di ricarica casalinghi, con la bolletta dell’elettricità alla mano, bisogna individuare il costo medio al kWh e moltiplicarlo per la capienza della batteria di cui si dispone. Ovviamente, il prezzo medio sarà tanto più basso quanto più alti sono i consumi poiché in bolletta ci sono dei costi fissi che non dipendono dalla quantità di KWh consumati, ma sono fissati direttamente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e stabiliti annualmente. A questo totale andrebbero poi aggiunti i costi una tantum dovuti all’aumento di potenza e quelli relativi alla dispersione, una casistica sempre possibile quando viene trasformata la corrente alternata in corrente continua.

03Ricarica auto elettriche in città

Su suolo pubblico, invece, le opzioni tra cui poter scegliere sono almeno due, erogate tramite le note colonnine che ormai vediamo sempre più spesso nei nostri paesaggi urbani.

Per accedere a questo tipo di rifornimento energetico e pagare la propria ricarica di energia, sono disponibili apposite card, chiavette o applicazioni smartphone gestite dagli stessi fornitori energetici.

  • Ricarica lenta/rapida. Si tratta di uno standard obbligato per i luoghi pubblici. L’operazione avviene grazie a un sistema di alimentazione a corrente alternata, con connettori appositi per la colonnina. Viene sempre integrato il PWM e la ricarica può essere lenta (16A a 230V) oppure veloce (fino a un massimo di 32A e 400V).
  • Ricarica diretta in corrente continua. Questo tipo di ricarica arriva fino a 200A e 400V. È il modo più veloce per ricaricare il veicolo elettrico, la cui batteria arriva a piena capacità in pochi minuti. Il caricabatterie si trova direttamente all’interno della colonnina (che ha talvolta dimensioni maggiori della colonnina standard) ed è diverso a seconda dello standard europeo (CCS Combo2) o giapponese (CHAdeMO).

04Quanto costa ricaricare l’auto elettrica su suolo pubblico

Per avere un’idea di quanto costino 100 km percorsi su un veicolo elettrico, bisogna tenere presente che, come per le auto alimentate a carburante, il costo è estremamente variabile in base a una serie di fattori.

Ricaricando alle colonnine, la spesa può variare – dal costo di un caffè fino a 10 euro per 100 km – anche in base all’operatore e alla tipologia di viaggio (in città oppure extraurbano) che si deve affrontare. Un costo sicuramente più alto, poiché più veloce, rispetto a quando si gestisce la ricarica tra le proprie mura domestiche. Ma è anche possibile risparmiare al 100%: esistono infatti colonnine dove si può usufruire di un certo numero di ore gratuite (per esempio nei centri commerciali e nei supermercati).

Quale metodo preferite per ricaricare il vostro veicolo elettrico?

 

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