Bike sharing elettrico: cos’è e come funziona

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01Come funziona il bike sharing 02Bike sharing elettrico

Pedalare e condividere: è questo il binomio vincente su cui è costruito il modello del bike sharing. Il sistema di condivisione della bici in città è diventato uno degli strumenti di mobilità sostenibile più diffusi e popolari degli ultimi anni e, sempre più città italiane, lo mettono a disposizione per i propri cittadini. Si tratta di un incentivo all’utilizzo di un mezzo decisamente pratico e green, come la bicicletta, senza di fatto possederlo. Il bike sharing, tramite diverse postazioni diffuse nel territorio, porta con sé numerosi vantaggi ambientali, legati a un minor utilizzo dell’auto e all’abbassamento dei valori di inquinamento atmosferico. Inoltre, consente di ridurre i costi di trasporto e di aggirare il problema legato al traffico, circolando anche duranti i blocchi di circolazione imposti a causa dello smog.

01Come funziona il bike sharing

Usufruire del servizio è davvero semplice: le biciclette sono posizionate in prossimità di stazioni oppure in diversi punti della città. Nel caso di parcheggi di biciclette, queste possono essere prelevate con una chiave oppure una tessera contactless che si basa su tecnologia RFID, radio a breve comunicazione. Le stazioni sono tutte automatizzate, per cui per prelevare la bici è necessario fare l’abbonamento al servizio e poi come in un normale parcheggio ci si avvicina con la propria card alla torretta della stazione e si effettua la lettura. La torretta indicherà quale bici è libera e così non ci resta che ritirarla e pedalare. Altri servizi, invece, usano direttamente lo smartphone per il riconoscimento. Un altro sistema, che sta sempre più prendendo piede, è quello del bike sharing free floating. In questo caso non esistono stalli o stazioni di ritiro e consegna. L’utente individua, prenota e paga l’utilizzo della bici più vicina tramite smartphone, la sblocca tramite apposito codice di sblocco e, al termine dell’utilizzo, parcheggia la bici dove più comodo.

02Bike sharing elettrico

Anche il bike sharing integra nei suoi vantaggi la maggiore sostenibilità e praticità dei veicoli elettrici. Le bici elettriche, infatti, sono estremamente comode perché permettono di percorrere distanze maggiori con molto meno sforzo e possono essere ottime sostitute gli scooter, perché in grado di conciliare il rispetto dell’ambiente e il benessere fisico che deriva da un po’ di sano allenamento. Nel sistema di bike sharing elettrico, le bici sono dotate di tecnologia «lock to» integrata – che consente di parcheggiare in sicurezza –  e dispongono di sistema Gps. Queste caratteristiche assicurano una guida più responsabile da parte degli utenti e una maggiore tranquillità nel parcheggio, unita alla pedalata assistita che aumenta in modo graduale la velocità (spinta fino a 25 km/h). Attraverso apposita app, gli utenti possono trovare e sbloccare le e-bike: fra le opzioni di prenotazione dell’app, appariranno le biciclette più vicine e sarà possibile selezionarne una. La scansione del QR code permetterà di sbloccare la bicicletta e accedere al servizio. Quanto costa farlo? Dipende dall’offerta messa a disposizione dalle varie aziende del settore: il costo medio si aggira intorno ai 50 centesimi per lo sblocco dell’e-bike e 20/25 centesimi per ogni minuto di guida.

 

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