Smart working: la webcam spenta in call aiuta il pianeta

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01Spegnere la web riduce l’inquinamento: lo studio 02Inquinamento da internet: trend futuri

Call, riunioni di lavoro e corsi di formazione: nello smart working, ritrovarsi online è ormai abitudine consolidata. Grazie ad applicazioni come Zoom, Google Meet e simili, è possibile comunicare a distanza in modo comodo e rapido: per chi non ama apparire in camera durante gli eventi virtuali, tenere la camera spenta è già prassi. Ma spegnere la webcam è importante soprattutto per un altro motivo: aiuta il pianeta.

01Spegnere la web riduce l’inquinamento: lo studio

A spiegarlo è l’università americana di Purdue che ha analizzato l’impronta climatica di alcune attività online cresciute durante l’anno della pandemia, dalle riunioni su Zoom allo streaming di Netflix. Attività certamente virtuali, ma che hanno un impatto reale sull’ambiente, come l’utilizzo eccessivo di e-mail.

Computer e i dispositivi elettronici che utilizzi per navigare su internet, infatti, contribuiscono all’inquinamento perché i loro sistemi di raffreddamento emettono gas nocivi per l’ambiente: maggiore è la richiesta di energia, maggiore è l’inquinamento prodotto.

Lo studio di Purdue, condotto insieme alle prestigiose Yale University e al Mit (Massachusetts Institute of Technology), afferma che un’ora di videoconferenza o di streaming fa emettere al computer fra i 150 e i 1.000 grammi di anidride carbonica e richiede fra i 2 e i 12 litri di acqua. Lasciare la fotocamera spenta, invece, può ridurre queste cifre del 96%.  Allo stesso modo, scegliere di guardare una serie in streaming con definizione standard, anziché in hd, per gli esperti fa scendere l’impronta del 86%.

02Inquinamento da internet: trend futuri

 

L’inquinamento da internet era già cresciuto prima della pandemia, arrivando a rappresentare circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra. L’aumento di utilizzo di internet durante i periodi di lockdown ha peggiorato la situazione. Il team di Purdue ha analizzato le emissioni di gas serra associate a ogni gigabyte di dati utilizzati su YouTube, Zoom, Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e altre 12 piattaforme, nonché nei videogiochi online e nella navigazione web in generale. Come ipotizzato, quando le applicazioni usano i video, aumentano i gas nocivi prodotti.

Se il trend resta questo, alla fine del 2021, l’aumento dell’uso di internet richiederà una foresta di circa 115mila chilometri quadrati per assorbire il carbonio emesso, più di 300mila piscine olimpioniche di acqua.

“Sappiamo dell’impatto ambientale positivo portato dall’abbandono della carta, ma nessuno conosce il vantaggio nello spegnere la videocamera o nel ridurre la qualità dello streaming. Quindi, senza il consenso degli utenti, queste piattaforme stanno aumentando l’impatto ambientale dei singoli utilizzatori”, ha detto Kaveh Madani che ha condotto lo studio. Una piccola azione per una grande differenza: spegni la web, salva il pianeta.

 

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